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Il World Cancer Day è l’occasione per sostenere i malati oncologici e unire le nostre voci per guidare il cambiamento e promuovere la prevenzione.
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Twitter, Facebook, YouTube, Instagram… cambiano il modo in cui ci informiamo sulla nostra salute e il modo in cui guardiamo alla malattia, anche quando si tratta di un tumore. Più informati e consapevoli sul tumore del seno e della prostata: due esempi di comunicazione social a confronto.
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La ricerca fa progressi da gigante, ma per combattere il tumore è importante promuovere stili di vita sani.
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Una ricerca pubblicata sulla rivista open access Cogent Social Sciences ha mostrato come si possa usare efficacemente Facebook per parlare di prevenzione, fattori di rischio e diagnosi precoce del cancro.
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Essere in sovrappeso ci espone ad un rischio maggiore di ammalarci, eppure troppe persone sottovalutano questo problema. Il rischio di mortalità e malattie cresce all’aumentare del peso e non riguarda solo gli obesi, ma anche chi è in sovrappeso. Uno studio sul New England Journal of Medicine (NEJM).
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Secondo la National Cancer Opinion Survey, un’indagine voluta dall’American Society of Clinical Oncology (ASCO), la maggior parte degli americani non sono a conoscenza dei fattori di rischio chiave per il cancro. Più informazione, più ricerca, più prevenzione sono i tre elementi chiave sui quali investire.
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La dieta mediterranea, grazie alla combinazione delle proprietà benefiche dei diversi alimenti, potrebbe prevenire il rischio di tumore. Uno studio dell’Università di Vienna esamina la letteratura scientifica sul tema.
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Il World Cancer Reasearch Fund International sconsiglia il consumo di carni rosse e lavorate. Ma quali effetti hanno le carni bianche sul rischio di tumore alla prostata?
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La salute maschile dipenderebbe anche dalla regolarità dell’attività sessuale: due studi americani indagano il legame tra frequenza dell’eiaculazione e rischio tumorale della prostata.
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Qual è l’impatto dei social media in ambito oncologico? Quali vantaggi potrebbero derivare per i pazienti?
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Uno studio finanziato dal World Cancer Research Fund ha ipotizzato che una dieta vegana possa ridurre il rischio di sviluppare il tumore alla prostata.
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Il consumo di bevande alcoliche rappresenta un fattore di rischio per il tumore alla prostata?
Due ricerche provano a dimostrarlo.
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Il consumo eccessivo di bevande zuccherate è un potenziale fattore di rischio per numerose malattie, tra cui il cancro. Uno studio della Louisiana State University approfondisce questo legame.
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Il caffè ha proprietà antitumorali? Una meta-analisi pubblicata su Nutrition and Cancer esamina la letteratura scientifica in proposito.
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Una ricerca spiega come i diversi tipi di carboidrati possono influenzare il tumore alla prostata e ribadisce l’importanza di una dieta equilibrata.
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Praticare lo yoga potrebbe migliorare la ripresa dei pazienti sottoposti a radioterapia esterna. Scopriamo come.
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Il test del PSA è considerato un esame controverso e, in molti casi, manca una discussione costruttiva tra medico e paziente riguardo ai benefici e ai rischi di questo screening.
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L’obesità è un fenomeno in crescita, soprattutto negli Stati Uniti. Una ricerca della Columbia University ha ipotizzato una relazione tra tumore e aumento di peso che potrebbe aggravare questa tendenza.
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Con un semplice esame del sangue in futuro potrebbe essere possibile diagnosticare e valutare il tumore prostatico. Lo sostiene una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità.
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Uno stile di vita equilibrato aiuta a mantenere la salute della prostata. Scopriamo insieme l’importanza delle fibre nell’alimentazione quotidiana.
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Smettere di fumare ridurrebbe il tasso di mortalità per cancro alla prostata: i risultati di un’analisi epidemiologica pubblicata sulla rivista Preventing Chronic Disease.
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Uno studio clinico condotto da ricercatori britannici mira a studiare l’influenza dell’esercizio fisico su pazienti con un tumore alla prostata localizzato.
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Secondo uno studio della University of California, sarebbero in aumento i pazienti che optano per la sorveglianza attiva, ma non si sottopongono ad esami e visite con regolarità.
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La melatonina, ormone che regola il sonno, avrebbe un ruolo importante nello sviluppo tumorale, come rivela uno studio della Harvard School of Public Health di Boston.
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Un grande studio prospettico americano, effettuato su uomini con diagnosi di tumore della prostata non metastatico, mostra come praticare almeno 5 ore di attività fisica a moderata intensità a settimana dopo la diagnosi riduca il rischio di morire a causa della malattia.
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Secondo una ricerca pubblicata su European Urology le eiaculazioni frequenti hanno un effetto protettivo nei confronti del tumore alla prostata a basso rischio.
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In termini di mortalità, i vantaggi del sottoporsi a screening per il cancro della prostata sono più evidenti in uomini con una storia familiare di cancro alla prostata. Sono i dati di uno studio che ha simulato i benefici e i danni dello screening in varie circostanze.
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L’accumulo di grasso intorno alla zona addominale potrebbe essere un ulteriore indicatore del rischio di tumore, come l'indice di massa corporea (BMI): lo sostiene uno studio pubblicato sul British Journal of Cancer.
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Gli uomini sono meno attenti alla salute e più imbarazzati nel parlare di problemi urologici al proprio medico: i dati allarmanti diffusi dal National Center for Health Statistics.
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C’è una correlazione tra le fluttuazioni nei livelli di testosterone e la probabilità di sviluppare il tumore alla prostata? Una ricerca pubblicata su Journal of Urology ha provato a dimostrarlo.
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Uno studio americano pubblicato sulla rivista Cancer analizza i motivi per cui un paziente oncologico si rivolge a diversi specialisti per affrontare il percorso di cura in modo più consapevole.
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Una ricerca italiana spiega quali sono gli sport più indicati per i pazienti anziani con tumore alla prostata. Da preferire esercizi di resistenza e cardiovascolari.
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L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) potrebbe dipendere dallo sviluppo dell’embrione nel grembo materno, come suggerito da alcuni studiosi della Michigan State University.
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Studiando il profilo genetico di circa 260 pazienti, la University of Cambridge ha identificato cinque diversi tipi di tumore alla prostata, scoperta che potrebbe rendere più efficaci i trattamenti.
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In Italia sono in aumento i casi di tumore alla prostata, ma il tasso di mortalità sta diminuendo significativamente