15 Settembre 2017
Studiando il profilo genetico di circa 260 pazienti, la University of Cambridge ha identificato cinque diversi tipi di tumore alla prostata, scoperta che potrebbe rendere più efficaci i trattamenti.
Comprendere i diversi genotipi e fenotipi del tumore alla prostata è fondamentale per migliorare il modo in cui questa malattia viene curata: per altri tipi di tumore, come ad esempio quello al seno, questo filone di studi è già stato ampiamente avviato e la loro applicazione pratica sta diventando progressivamente realtà.
È merito di alcuni ricercatori dell’organizzazione britannica Cancer Reasearch UK della University of Cambridge l’aver identificato per la prima volta cinque diverse tipologie di tumore alla prostata. Lo studio, pubblicato sulla rivista EBioMedicine, si è basato sul confronto in laboratorio di tessuti sani e tessuti contaminati dalla malattia, estratti da un campione di 260 uomini.
L’osservazione dei cromosomi e di oltre 100 differenti geni coinvolti nel tumore ha permesso di individuare cinque tipi di cancro alla prostata.
Grazie a questa classificazione, la diagnosi di questo tumore potrebbe essere più affidabile e riuscire a prevedere l’aggressività con cui la malattia si manifesterà. In questo modo, i medici potrebbero scegliere il tipo di trattamento più indicato per il paziente, valutando il tipo di tumore.
Secondo un esperto del Cancer Research UK, il professor Malcom Mason, “La vera sfida nel trattamento del tumore alla prostata è il fatto che questa malattia si comporti in certi casi come un gatto - crescendo lentamente e senza causare problemi nel corso della vita del paziente -, in altri come una tigre - diffondendosi in maniera aggressiva e rendendo necessarie cure urgenti. Al momento non esiste un modo affidabile per distinguerli. Questo significa che alcuni uomini potrebbero ricevere trattamenti non indispensabili, che, a loro volta, potrebbero causare inutili effetti collaterali, mentre, invece, altri pazienti potrebbero beneficiare di trattamenti più aggressivi”.
Le cure esistono, ma spesso la vera difficoltà per il medico consiste nello scegliere la terapia più adatta al paziente e al tipo di tumore.
Il prossimo passo, necessario per confermare gli incoraggianti risultati di questa analisi, dovrà essere quello di procedere a studi clinici su un numero di pazienti quantitativamente più significativo.
Ulteriori accertamenti potrebbero rivoluzionare il modo in cui questo tumore viene curato, perché riconoscere il tipo di tumore e la sua probabile evoluzione consentirebbe di identificare in maniera più chiara le forme aggressive della malattia.
Fonte:
Ross-Adams H, et al. Integration of copy number and transcriptomics provides risk stratification in prostate cancer: A discovery and validation cohort study, EBioMedicine 2015; 2:1133-1144. doi:10.1016/j.ebiom.2015.07.017.
Cancer Research UK, Comunicato stampa del 30 luglio 2015
Zheng SL, et al. Cumulative Association of Five Genetic Variants with Prostate Cancer, N Engl J Med 2008; 358:910-9. doi:10.1056/NEJMoa075819.