30 Settembre 2014
20 minuti di camminata al giorno potrebbero ridurre del 30% il rischio di morte per tumore alla prostata
Un recente Studio ha rivelato che l’attività fisica può avere un effetto simile a quello di un farmaco per i pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore della prostata, riducendo il rischio di decesso del 30 per cento. Dalla Ricerca condotta dagli esperti inglesi di Walking for Health in collaborazione con l’associazione Macmilan Cancer Support e l’organizzazione The Ramblers, è emerso infatti che è sufficiente camminare ogni giorno per 1,6 km a una velocità di circa 5 km all’ora, per ridurre il rischio di morire a causa del tumore.
L’attività fisica si è inoltre dimostrata utile nel ridurre l'impatto di alcuni effetti collaterali debilitanti legati ai trattamenti antitumorali, quali la ritenzione idrica e il gonfiore a livello delle braccia, l’ansia, la depressione, la stanchezza, le difficoltà motorie e i cambiamenti di peso.
Il network inglese Walking for Health organizza gratuitamente, da oltre 12 anni, escursioni guidate e passeggiate per piccoli gruppi di persone in tutta l’Inghilterra, per incentivare a condurre uno stile di vita più attivo attraverso un esercizio semplice e facilmente accessibile a tutti, migliorando così il benessere fisico e mentale.
Camminare può quindi essere un valido alleato nella lotta al tumore e dovrebbe, secondo il parere degli esperti inglesi, essere un esercizio prescritto come parte integrante del percorso del paziente verso la guarigione.