13
Maggio
2016
Vi proponiamo una lista di domande da porre al medico curante per chiarire ogni dubbio sulle terapie a disposizione dei pazienti con tumore alla prostata.
Proponiamo anche questo mese una serie di domande che possono facilitare il dialogo con il proprio medico curante e chiarire i principali dubbi che spesso sorgono nel paziente quando viene diagnosticato un tumore alla prostata.
La prima parte di questo approfondimento era incentrata sulla malattia e sui comportamenti da adottare nella vita di tutti i giorni per fronteggiarla e contrastarne la progressione.
Ora vogliamo, invece, focalizzarci sulle terapie disponibili, sulle loro conseguenze e sugli esiti a breve e lungo termine.
Prima del colloquio con lo specialista, leggete con attenzione la lista di domande - potrà esservi utile per mettere a fuoco i vostri dubbi -, stampatela e portatela con voi. Oppure provate a selezionare le domande che vi sembrano più adatte ad esprimere i vostri dubbi e le vostre preoccupazioni.
Terapia
- Quali sono le terapie possibili per questo tipo di tumore?
- Quali di queste terapie sono più adatte a me?
- Quali sono i potenziali effetti collaterali di ciascuna terapia?
- Quanto frequentemente si sono verificate complicanze o effetti collaterali?
- Come potrò attenuare gli effetti collaterali?
- La terapia proposta influisce sull’umore?
- Esistono terapie alternative o nuovi studi clinici che possono adattarsi al mio caso?
- Dovrei effettuare altri esami prima di decidere il tipo di trattamento da seguire?
- Quali sono gli obiettivi della terapia e come potremo accorgerci che sta funzionando?
- Qual è il modo migliore per prepararsi alla terapia?
- Quali sono le probabilità che il mio tumore venga curato?
- Qual è la sua esperienza riguardo a ciascuno dei trattamenti proposti?
- Quali sono i benefici di ciascun trattamento?
- Quando dovrei iniziare il trattamento?
- Quanto dovrebbe durare il trattamento?
- Cosa posso fare per rendere più efficace la terapia proposta?
- Dovrò seguire una dieta particolare durante la terapia?
- Che tipo di monitoraggio viene proposto durante la terapia o in stato di sorveglianza attiva?
Chirurgia
- A quale tipo di intervento chirurgico dovrei sottopormi?
- Sarà possibile ricorrere a una prostatectomia di tipo nerve sparing, favorendo in questo modo la ripresa della funzionalità erettile dopo l’intervento?
- Si tratta di un intervento doloroso?
- Che tipo di anestesia viene somministrata?
- Può essere necessario ricorrere alla trasfusione durante l’intervento?
- Quanto dura normalmente questo tipo di intervento?
- Qual è il modo migliore per prepararsi all’intervento?
- Qual è la percentuale di ripresa della funzionalità erettile dopo l’operazione chirurgica?
- L’intervento potrebbe causare danni alla vescica o aggravare l’incontinenza urinaria?
- Cosa succederebbe se venissero trovate cellule tumorali fuori dalla prostata durante l’intervento?
- Quali sono i possibili effetti collaterali dell’operazione sul breve e lungo periodo?
- Quanto dovrebbe durare, in condizioni normali, il periodo di riabilitazione post operatoria?
- Quando potrò tornare alle mie attività abituali?
Radioterapia
- Che tipo di radioterapia è consigliabile nel mio caso?
- Può spiegarmi in che modo questa radioterapia va a colpire il tessuto tumorale, risparmiando il tessuto sano?
- Quale dose di radiazioni verrà utilizzata e quali sono le motivazioni per cui è stata scelta?
- Qual è il modo migliore per prepararmi alla radioterapia?
- È consigliabile sottoporsi alla terapia di deprivazione androgenica prima di iniziare la radioterapia?
- Quanto spesso dovrò sottopormi alla radioterapia?
- Qual è la percentuale di ripresa della funzionalità erettile dopo la radioterapia?
- La radioterapia potrebbe causare danni alla vescica o aggravare l’incontinenza urinaria?
- Quali sono i possibili effetti collaterali della radioterapia sul breve e lungo periodo?
- Quanto dovrebbe durare, in condizioni normali, il periodo di riabilitazione al termine del ciclo di radioterapia?
- Quando potrò tornare alle mie normali attività?
Sorveglianza attiva o rifiuto della terapia
- La sorveglianza attiva può essere un’opportunità nel mio caso specifico?
- Con quale frequenza dovrò sottopormi ai test, alle biopsie e agli esami di routine?
- Dovrei seguire una dieta particolare per ridurre il rischio che il tumore diventi più aggressivo?
- Dovrei cambiare le mie abitudini per cercare di rallentare la diffusione del cancro e per mantenere il mio corpo in buone condizioni di salute?
- Cosa succederebbe se decidessi di rinunciare alla terapia proposta?
Evoluzione della malattia
- Cosa succederebbe se la cura scelta non portasse benefici?
- A quali rischi andrei incontro, se decidessi di non sottopormi subito alle terapie?
- Cosa potrebbe succedere se il tumore si diffondesse al di fuori della prostata?
- È possibile che il tumore ritorni, anche dopo l’intervento chirurgico e la radioterapia?
- Che tipo di follow up viene suggerito sul lungo periodo?
- Ci sono rimedi per attenuare l’incontinenza urinaria e la disfunzione erettile?
- Quanto spesso dovrò monitorare il livello di PSA?
Ricordiamo che questa lista non vuole essere esaustiva, ma rappresenta un punto di partenza per comprendere la malattia e adattare le terapie all’individualità del paziente. È molto importante condividere con il proprio medico non soltanto le preoccupazioni e i dubbi, ma anche qualsiasi informazione inerente la salute, i sintomi e la storia clinica familiare: ogni dettaglio può essere utile allo specialista per decidere il percorso di cura più adatto al paziente.